Diritto dell'Eredità
Lo studio legale DE MARCO ha acquisito esperienza nella gestione delle questioni afferenti il diritto ereditario ossia le norme che regolano il patrimonio di una persona fisica successivamente alla sua morte, il cui effetto immediato è:
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L’ Apertura della Successione, che si verifica nel momento in cui una persona cessa di vivere. I comportamenti dei chiamati all’eredità in assenza di disposizioni testamentarie (coniuge, figli e genitori nella successione legittima) e di coloro che vengono istituiti eredi nella successione testamentaria, rappresentano una fase delicata, dato che l’accettazione dell’eredità comporta il subentro nel patrimonio e rapporti vari della persona deceduta (de cuius), compresi gli eventuali debiti. L’accettazione dell’eredità può perfezionarsi non solo espressamente ossia mediante atto formale ricevuto dal notaio o dal cancelliere del Tribunale del luogo dell’ultimo domicilio del defunto, ma anche tacitamente ossia attraverso comportamenti concludenti che presuppongono la volontà di accettare l’eredità da parte del chiamato alla stessa eredità e che non avrebbe il diritto di fare se non nella sua qualità di erede, ad esempio mediante il pagamento di debiti gravanti sull’eredità con denaro dell’eredità. L’effetto che consegue è l’accettazione tacita dell’eredità in capo all’autore di tali comportamenti ed il subentro negli eventuali debiti del de cuius, la cui entità potrebbe risultare superiore alla parte attiva del patrimonio. La possibilità che tale ultima ipotesi possa concretizzarsi suggerisce l’importanza dell’assistenza tecnica del professionista.
- La Conoscenza dei diritti che sorgono in capo ai chiamati all'Eredità al momento della morte dei propri congiunti;
La consulenza può riguardare:
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L' Assistenza Stragiudiziale - può concernere la conoscenza dei diritti che sorgono in capo ai chiamati all'eredità al momento della morte dei propri congiunti ed in caso di violazione e l'assistenza nella procedura di mediazione, obbligatoria nelle controversie delle successioni ereditarie e il cui espletamento rappresenta una condizione necessaria per poter agire giudizialmente. Tale tipo di procedimento viene svolto dinanzi ad un organismo di mediazione e rappresenta il mezzo più veloce e meno gravoso per risolvere sommariamente la questione, rispetto al giudizio ordinario, potendosi evitare le spese di perizie, di causa ed i cui costi sono proporzionati in modo progressivo al valore del patrimonio.
La divisione ereditaria, ricorrente in presenza della comunione ereditaria ossia della contitolarità indivisa del patrimonio ereditario, instauratasi tra i coeredi che hanno accettato l’eredità ed il cui scioglimento potrà avvenire mediante:
- contratto tra i coeredi, che concordemente determinano le attribuzioni dei beni in comunione, a favore di ciascuno di essi, compresa la divisione e accollo degli eventuali debiti;
- azione giudiziale, nel caso non si raggiunga l’accordo tra i coeredi e diretta alla suddivisione dei beni in comunione e alla formazione e attribuzione di beni in proporzione al valore della quota spettante a ciascuno di essi.
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La Difesa Giudiziale nelle azioni da esperire a tutela dei diritti violati, in particolare relative a:
- riduzione di disposizioni testamentarie o donazioni, qualora risultino lesive dei diritti delle quote di legittima spettante ai legittimari;
- false dichiarazioni, ad esempio riportate nell’atto sostitutivo di notorietà, poste alla base dell’accettazione della successione legittima, apertasi in assenza di disposizioni testamentarie;
- casi di inesistenza del testamento (testamento apocrifo, falso); disposizioni testamentarie esecutive di patti successori nulli; annullamento del testamento per vizi della capacità a disporre; disposizioni testamentarie esecutive di patti successori nulli.
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